Torna Bryan Bertino con un horror agghiacciante da farti venire la pelle d'oca, ho appena terminato di vederlo, e vi assicuro che la paura è stata devastante.
Erano secoli che non vedevo un horror così ben fatto, e il regista di questo film, merita senza dubbio di essere tenuto d'occhio.
Solo poche parole, per dirvi quanto mi sia piaciuto questo film, questo è un horror coi controcazzi, c'è una presenza maligna alla fattoria di una coppia di anziani, ma non si dice esattamente di cosa si tratta, i segnali comunque sono chiari sin dall'inizio, quando la madre dice ai figli di tornare a casa loro e di andare via da quel posto, i ragazzi non lo fanno, e cercano di dare una mano alla madre e all'infermiera visto che il padre sta per morire.
Pessima idea, dovevano fuggire da lì a gambe levate, purtroppo non lo fanno, e il male inghiotterà anche loro.
L'isolamento della fattoria, figure che appaiono e scompaiono, tengono letteralmente lo spettatore incollato alla poltrona.
Purtroppo non si può fuggire quando ormai è troppo tardi per farlo, bisognava farlo prima.
Bertino con questo film esplora il lato oscuro dell'essere umano, ma anche la soglia tra la vita e la morte, ma non dice mai come tutto sia cominciato, vuole che lo spettatore lo immagini da se, la cosa più interessante del film è il prete, che poi si vedrà con gli occhi bianchi nella campagna di casa, una scena da rabbrividire.
Quei figli non hanno ascoltato l'avvertimento materno, e ora si ritrovano a vivere un incubo ad occhi aperti senza possibilità di fuga e senza possibilità di salvezza.
Un film incredibilmente unico, un piccolo capolavoro potremmo definirlo.
Il male come un parassita, ha letteralmente inghiottito le anime dei loro genitori e inghiotterà anche quelle dei figli, non c'è nessun rimedio all'orrore e al male, che farà soccombere tutti quanti.
Un film che è stato veramente una sorpresa...tenete d'occhio questo regista, ha un grandissimo talento.
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