The Hunt

Presente anche oggi, e vi parlo dell'ultimo horror che ho visto - si lo so, ultimamente ne vedo tanti, infatti a breve ne vedrò altri ancora - che potrebbe ben definirsi un mix tra due generi, horror e thriller.
All'inizio non mi aveva convinta del tutto, ma è stato il finale a convincermi che mi trovavo davanti a una pellicola all'apparenza superficiale - si, ero perplessa durante la visione - ma che in realtà nasconde ben altro dramma.
L'incapacità di capire il vero dal falso, infatti molti credono alle fake news e le prendono sul serio - è capitato anche a me su Facebook una volta dove un mio contatto ha creduto a una fake news su Giobbe Covatta - anche perché sui social si crede a qualsiasi notizia ci troviamo di fronte.
Non riflettiamo mai che può essere falso quello che posti sul tuo profilo Facebook.
Proprio come succede ai protagonisti di questo film, che prendono sul serio qualcosa che doveva restare finto, un emerito divertimento e basta.
Da un certo punto di vista è un argomentazione interessante, anche se l'ho trovato piuttosto debole nella struttura e nella costruzione.
Forse questo difetto è stato fatto volutamente, per ricalcare meglio il plot.
Dietro questo film c'è la blumhouse, che è un faro per la rinascita dell'horror negli ultimi anni, e ci scommetto che dopo la mattanza del coronavirus, lo vedremo in sala, almeno se non trasformano il cinema in puro divertimento da streaming di massa su internet...lo spero vivamente.
Un film che a una visione superficiale potrebbe essere stupido, ma non lo è affatto, se lo guardate attentamente c'è un messaggio di fondo rivolto a tutti noi spettatori, ma non ve lo dico, dovete capirlo voi stessi durante la visione.


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