Movies in Rewatching - Scream 2

Non c'è pace per Sidney Prescott, dopo il bagno di sangue a Woodsboro, la storia si ripete al Windsor college, e stavolta ci sono altri due assassini differenti.
Secondo capitolo di Scream, ancora scritto da Kevin Williamson in cui Sidney dovrà scontrarsi con due assassini, ancora più assatanati di quelli di Woodsboro; a peggiorare il tutto stavolta c'è anche il film Stab, tratto dal romanzo di Gale Weathers.
Qui finzione e realtà si fondono in un tuttuno, infatto Wes Craven stavolta non si limita a criticare solo l'invadenza dei mezzi di informazione come accadeva nel primo capitolo, ma fa una chiara analisi ancora più marcata su cosa questa informazione può creare quando descrive ciò che è successo nel primo capitolo.
Così finzione e realtà si mischiano andando dal grande schermo al piccolo schermo, fondendoli in un tuttuno, criticando anche il grande schermo, non come narratore di storie, ma come funzione mediatica.
Difficilmente nel cinema horror si riesce a fare altrettanto, così ghostface non è soltanto la maschera di un assassino, ma un brand, un modello negativo da imitare; tutto in nome della gloria, e dei soldi.
Soltanto Sidney, che è sopravvissuta al massacro di Woodsboro, insieme a Linus e Gale possono affrontare l'assassino.
Cotton Weary è uscito di prigione, e a Sidney la proteggono due guardie del corpo, che però sono dei colabrodo, e non sono in grado di proteggerla, come succede in una scena cardine del film.
Insieme al primo capitolo, mi è piaciuto tantissimo, anzi, forse questo secondo l'ho apprezzato più del primo, e non me ne frega niente se per alcuni qualitativamente è inferiore.
Sono legata a questo come al primo capitolo della saga, anche perché ho sempre apprezzato Sidney, Linus e via dicendo, ci sono affezionata, perché succede proprio questo con Scream, ti affezioni tranne ovviamente ai killers che vorresti smascherare il più presto possibile.
Una bellissima saga, che ha fatto risalire le quotazioni di Wes Craven.


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