Dopo la pausa pasquale, si torna a scrivere degli horror passati continuando lo speciale hammer cominciato due settimane fa.
Questa settimana parlo solo di due film:
La Maschera di Frankenstein
Prima incursione nell'horror della hammer, casa di produzione inglese, che ha prodotto diversi film rinnovando il genere e rendendolo più audace per i tempi.
Ne La Maschera di Frankenstein abbiamo un film che mescola sapientemente tutti gli ingredienti, si va dal melò, all horror, al thriller e alla love story.
Alla regia abbiamo ancora una volta Terence Fisher, uno specialista del genere soprattutto per la gloriosa casa di produzione inglese.
Dimenticate la maschera coi bulloni di Boris Karloff, la creatura interpretata da Christopher Lee fa decisamente più paura ed è ancora più inquietante della creatura del film di James Whale.
Tra i pregi della pellicola dobbiamo sottolineare la caratterizzazione del dottor Frankenstein, più crudele e ambiziosa rispetto al classico di Whale; un uomo che non guarda in faccia niente e nessuno pur di raggiungere i suoi scopi, ricorrendo persino all'omicidio.
L'implacabile Condanna
Ancora una regia di Terence Fisher, con protagonista niente di meno che Oliver Reed, per raccontare della maledizione di un lupo mannaro, per salvarsi deve trovare una donna che lo ama profondamente, ma anche lui la deve amare profondamente.
E' sicuramente tra i film che preferisco, molto curati gli effetti speciali e soprattutto il trucco, parecchio realistico per i tempi.
La storia narra di una ragazza muta che viene aggredita da un poveraccio, e questo poveraccio che è stato imprigionato, la mette incinta, non tutti sanno che era un lupo mannaro, e quando nasce il piccolo che viene cresciuto da un prete e la sua perpetua, che conoscono il suo segreto, cercano di proteggerlo in tutti i modi possibili, fino a che non cresce e lascia la casa dove è cresciuto.
Intorno a lui accadono però molti omicidi.
E per questa settimana è tutto, alla prossima con lo speciale hammer.
Questa settimana parlo solo di due film:
Prima incursione nell'horror della hammer, casa di produzione inglese, che ha prodotto diversi film rinnovando il genere e rendendolo più audace per i tempi.
Ne La Maschera di Frankenstein abbiamo un film che mescola sapientemente tutti gli ingredienti, si va dal melò, all horror, al thriller e alla love story.
Alla regia abbiamo ancora una volta Terence Fisher, uno specialista del genere soprattutto per la gloriosa casa di produzione inglese.
Dimenticate la maschera coi bulloni di Boris Karloff, la creatura interpretata da Christopher Lee fa decisamente più paura ed è ancora più inquietante della creatura del film di James Whale.
Tra i pregi della pellicola dobbiamo sottolineare la caratterizzazione del dottor Frankenstein, più crudele e ambiziosa rispetto al classico di Whale; un uomo che non guarda in faccia niente e nessuno pur di raggiungere i suoi scopi, ricorrendo persino all'omicidio.
Ancora una regia di Terence Fisher, con protagonista niente di meno che Oliver Reed, per raccontare della maledizione di un lupo mannaro, per salvarsi deve trovare una donna che lo ama profondamente, ma anche lui la deve amare profondamente.
E' sicuramente tra i film che preferisco, molto curati gli effetti speciali e soprattutto il trucco, parecchio realistico per i tempi.
La storia narra di una ragazza muta che viene aggredita da un poveraccio, e questo poveraccio che è stato imprigionato, la mette incinta, non tutti sanno che era un lupo mannaro, e quando nasce il piccolo che viene cresciuto da un prete e la sua perpetua, che conoscono il suo segreto, cercano di proteggerlo in tutti i modi possibili, fino a che non cresce e lascia la casa dove è cresciuto.
Intorno a lui accadono però molti omicidi.
E per questa settimana è tutto, alla prossima con lo speciale hammer.
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