The Nightingale di Jennifer Kent

Presente anche oggi su The Kings of Horror, e stavolta si parla di un film che ha fatto discutere parecchio, soprattutto a Venezia, dove ha partecipato quasi due anni fa.
Non vi sembra strano che ancora questo film non sia uscito nei cinema italiani? Certo The Nithtingale è un film indigesto in cui sembra che sia un Rape and Revenge, ma poi ti accorgi che c'è di più; molto di più.
Innanzitutto dobbiamo comprendere il contesto storico in cui il film è ambientato, siamo a inizi ottocento e c'è l'invasione britannica nell'isola irlandese.
Ricordo ancora gli articoli criticissimi che lessi quando il film è stato presentato nella manifestazione cinematografica, e non erano certo lusinghieri.
Tutti provenienti più o meno da chi aveva amato Babadook, e si aspettava da Jennifer Kent, un nuovo horror; ma questo non è un semplice horror.
The Nightingale parla soprattutto della natura umana, e cosa c'è di più brutale della sopraffazione e della violenza?
Non è certamente un film di paura, ma che parla di un orrore che esiste nella natura brutale degli esseri umani; la protagonista Clare, è una donna che ha perso tutto, che è stata continuamente stuprata da dei soldati di cui era prigioniera a causa di alcuni piccoli furti.
Quando il marito decide di parlare a quattr'occhi col soldato che la teneva prigioniera, per convincerlo a lasciarla libera è la fine.
Lui  e un gruppo di subalterni stuprano Clare, poi le uccidono marito e figlia.
Clare decide di vendicarsi usando un aborigeno Billy, di cui non si fida, e lo stesso pensa lui.
La strada per la vendetta è lunga e piena di pericoli, ma Clare decide di percorrerla comunque, seguendo le impronte degli uomini che le hanno portato via tutto.
Sarà un viaggio difficile e sofferto, che non darà alcuna speranza a nessuno dei due; certo uccidere quegli uomini non riporterà in vita ciò che Clare ha perso.
In tutto questo Jennifer Kent, è molto brava a soffermarsi nell'inconscio della protagonista, facendocela conoscere in una maniera chiara anche attraverso i suoi sogni.
Sogni in cui sono presenti il marito e la figlia, sogni che a volte si trasformano in incubi; mostrando le paure di Clare.
Il film è girato in formato 4:3, con lo schermo in cui si vede tutta l'immagine.
Jennifer Kent dirige un film che è difficile da mandare giù, figuriamoci se possiamo digerirlo; io stessa che ho da poco terminato di vederlo, mi rendo conto che quelle critiche mosse a Venezia erano di gran lungo esagerate.
The Nightingale non è un film da vedere tanto per passare tempo, è un film disturbante - come almeno tutti i grandi autori dovrebbero fare - con una storia difficile da reggere; ed è quindi un film per stomaci forti in cui la violenza e la sopraffazione sono i veri protagonisti di un orrore che racconta la storia delle conquiste, e di una umanità che viene sopraffatta a mero oggetto.
Non si può reggere The Nightingale punto.
Il mio consiglio è fate attenzione a quello che vedere e soprattutto a come lo vedete.
Verso la fine però, Jennifer Kent ci mostra sempre che un altra possibilità per tornare a vivere avviene; forse è questo il piccolo barlume di speranza?
Non stupisce che nonostante non si piacciano all'inizio, lei e Billy cominciano a comprendersi e a proteggersi.
Un film che la dice lunga sulla crudeltà umana, potrei definirlo solo con una parola: Capolavoro.




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