Cabal - Analisi film

Mio fratello ha sempre amato questo film, e quando era in vita l'ho anche visto insieme a lui, però non completamente, in occasione della rubrica Horror Stories della fabbrica dei sogni dove recensisco film horror, e per quanto riguarda in estate li recensisco vecchi, ma anche di nuovi, infatti dopo questo articolo ne scriverò un altro dedicato a La Prima Notte del Giudizio.
Vedere per la prima volta per intero Cabal, è stata sia una sorpresa che una rivelazione.
E' un cult e su questo non ci sono dubbi, ma non solo perché c'è anche il mitico David Cronenberg, ma anche per la trama allucinata, ricordo che dietro la macchina da presa c'è un regista/scrittore che risponde al nome di Clive Barker, colui che ha cominciato la saga - che spero di completare un giorno - Hellraiser.

Il Cinema horror ha sempre dato spunti su cui riflettere, anche sottolineando le diversità dei personaggi, cosa non comune, ma se fatto bene, come in questo caso può diventare un piccolo capolavoro del brivido, perché dobbiamo ammetterlo; Clive Barker sa usare la mdp e sa scrivere horror fantastici, anche se il suo lavoro dietro la macchina da presa non è poi così prolifico, forse sulla carta stampata - che spero di recuperare, oltre ai romanzi di King, speriamo di essere fortunati - ha scritto tanta roba, ed alcuni come Candyman sono stati portati sul grande schermo.
Per quanto mi riguarda ho amato Cabal, e pensare che è un film del 1990, fa riflettere, perché ai tempi non c'era la tecnologia che c'è oggi, e si riusciva a fare paura con pochissimi mezzi, e per il suo cinema Barker a parte il trucco non usava molti effetti speciali, eppure cavolo, Cabal è un caposaldo, alcuni dicono addirittura che è lo star wars dei film horror...c'è da aggiungere altro quando si parla di questo film?
Si certo, potrei far scorrere fiumi di parole a riguardo, sia per la trama, sia per lo scontro tra lo psicopatico psichiatra assassino, e il protagonista, che non si sognerebbe mai di uccidere un essere umano, eppure il dottore glielo fa credere, per coprire i suoi crimini, e scoprire anche Midian, città che viene spesso in sogno al protagonista.
La particolarità di un opera come Cabal è lampante, e si capisce sin dalle prime inquietanti scene che non siamo di fronte a un semplice horror che una volta terminato dimenticheremo, no, siamo di fronte a un film che potremo annoverare tra i capolavori del genere, e Cabal sicuramente lo è.


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