John Carpenter sorprende sempre.
Per il secondo capitolo della sua trilogia dell'apocalisse sceglie di rappresentare il diavolo come un liquido verde vischioso, che trasforma le persone in zombie pronte a prendere il sopravvento sull'umanità.
Ma le persone sono soltanto mezzi che lui usa per prendere il potere, potere che lui vuole per governare il mondo.
Soltanto una ristretta cerchia di persone è a conoscenza di tutto ciò.
C'è un prete che vuole riunire dei ricercatori per controllare il liquido e fare ricerche.
Sarà una notte di puro terrore che solo un anima pura può contrastarlo.
Non è un semplice horror demoniaco, qui si studia l'essenza stessa del male e ben presto i protagonisti saranno collegati da un sogno, che si rivelerà soltanto alla fine.
Si deve scoprire cosa nasconde questa essenza, e non sarà facile perchè si esprime con nozioni complesse di matematica.
I nostri devono scoprire anche i testi sacri per far luce sul mistero e salvare il mondo, e non sarà una lotta facile anche perchè una di loro darà corpo al liquido letteralmente trasformandosi, e i nostri amici dovranno confrontarsi con questo.
E sarà l'apocalisse davvero.
Carpenter da vita a un horror atipico che aggiunge molto al filone, forse è un po' sottovalutato, io l'ho sempre visto come un film a se stante, come tutti i film della trilogia che ha una vita propria.
Un film unico nel suo genere, forse per questo riesce a sorprendere nonostante i suoi quasi trent'anni di vita.
Uno dei punti più alti del cinema di John Carpenter sicuramente.
Qui dimostra quanto scienza e religione siano ampiamente scollegate e non possono convivere insieme, che esistono cose irrazionali, che non si possono spiegare scientificamente parlando e che spesso, il male è dentro di noi e non lo sappiamo.
Facile rimanere sopraffatti, più difficile è affrontarlo e liberarsene.
Questo è un cultissimo di quelli che non si scordano facilmente, ti rimane dentro come succede con le pellicole ben fatte e ben dirette, poi abbiamo il maestro John Carpenter, che nonostante tutto non ha mai smesso di sorprendere.
Questo è un film da collezionare punto.
Da Wikipedia
Nel film c'è un cameo di Alice Cooper, che interpreta un vagabondo che uccide uno degli studenti. Proprio di Alice Cooper è il tema principale Prince of Darkness, contenuta nell'album Raise Your Fist and Yell.Estratti dal messaggio del sogno possono essere ascoltati sull'Entroducing di DJ Shadow alla fine di Changeling and Stem. Possono essere ascoltati anche all'inizio di "Down in the park" di Marilyn Manson.
Campioni sonori tratti dal film possono essere ascoltati in Fragments of Fear dei Delerium.
Il personaggio interpretato da Lisa Blount si chiama Danforth, come uno dei personaggi principali de "Alle montagne della follia" di H.P. Lovecraft, autore spesso omaggiato da Carpenter.
Per il secondo capitolo della sua trilogia dell'apocalisse sceglie di rappresentare il diavolo come un liquido verde vischioso, che trasforma le persone in zombie pronte a prendere il sopravvento sull'umanità.
Ma le persone sono soltanto mezzi che lui usa per prendere il potere, potere che lui vuole per governare il mondo.
Soltanto una ristretta cerchia di persone è a conoscenza di tutto ciò.
C'è un prete che vuole riunire dei ricercatori per controllare il liquido e fare ricerche.
Sarà una notte di puro terrore che solo un anima pura può contrastarlo.
Non è un semplice horror demoniaco, qui si studia l'essenza stessa del male e ben presto i protagonisti saranno collegati da un sogno, che si rivelerà soltanto alla fine.
Si deve scoprire cosa nasconde questa essenza, e non sarà facile perchè si esprime con nozioni complesse di matematica.
I nostri devono scoprire anche i testi sacri per far luce sul mistero e salvare il mondo, e non sarà una lotta facile anche perchè una di loro darà corpo al liquido letteralmente trasformandosi, e i nostri amici dovranno confrontarsi con questo.
E sarà l'apocalisse davvero.
Carpenter da vita a un horror atipico che aggiunge molto al filone, forse è un po' sottovalutato, io l'ho sempre visto come un film a se stante, come tutti i film della trilogia che ha una vita propria.
Un film unico nel suo genere, forse per questo riesce a sorprendere nonostante i suoi quasi trent'anni di vita.
Uno dei punti più alti del cinema di John Carpenter sicuramente.
Qui dimostra quanto scienza e religione siano ampiamente scollegate e non possono convivere insieme, che esistono cose irrazionali, che non si possono spiegare scientificamente parlando e che spesso, il male è dentro di noi e non lo sappiamo.
Facile rimanere sopraffatti, più difficile è affrontarlo e liberarsene.
Questo è un cultissimo di quelli che non si scordano facilmente, ti rimane dentro come succede con le pellicole ben fatte e ben dirette, poi abbiamo il maestro John Carpenter, che nonostante tutto non ha mai smesso di sorprendere.
Questo è un film da collezionare punto.
Da Wikipedia
Nel film c'è un cameo di Alice Cooper, che interpreta un vagabondo che uccide uno degli studenti. Proprio di Alice Cooper è il tema principale Prince of Darkness, contenuta nell'album Raise Your Fist and Yell.
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